La nostra sezione

Consapevoli di vivere in un epoca dove 1/5 della popolazione gode dei 4/5 delle risorse del pianeta, dove la politica sembra essere totalmente asservita all’economia e guerre e carestie si susseguono per questioni di profitto uccidendo milioni di persone innocenti, mentre qui da noi, parte ricca del mondo, diritti fondamentali come il lavoro, la casa, la salute, la scuola, l’informazione, la cittadinanza, cuore della nostra Costituzione sono sottoposti a un lento e strisciante smantellamento, il 31 maggio 2009 è stata fondata, la sezione A.N.P.I di Bovisio Masciago.
Assumendosi l’impegno di riscoprire ciò che è stata la Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo nel nostro comune e territorio, onorare, conservare e diffondere la memoria di coloro che con coraggio, dedizione e sacrificio anche della vita, contribuirono a consegnarci un paese libero e democratico, difendere la Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza e dai valori di giustizia, libertà, solidarietà e uguaglianza per cui si batterono i partigiani. Oggi attuata ancora soltanto in parte. In parte è invece ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno e un lavoro da compiere, per noi e per le generazioni future.


Attività 2024


1 novembre 2024

NOVEMBRE 1944 - 2024

80o Anniversario degli arresti e della deportazione dei Partigiani di Bovisio Masciago

 manifesto 80° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago foto celebrazione 80° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago foto celebrazione 80° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago foto celebrazione 80° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago foto celebrazione 80° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago foto celebrazione 80° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago foto celebrazione 80° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago

80 anni fa in questi giorni era in corso il rastrellamento che i circa 2 mesi e mezzo portò in carcere e alla deportazione nei lager nazisti diverse decine partigiani della Bassa Brianza. Il regime nazifascista aggrappato al proprio criminale disegno di sopravvivenza non si faceva scrupolo di infliggere costanti sofferenze alla popolazione e agli oppositori politici con lutti e deportazioni. Bovisio Masciago ne fu sconvolta: 13 deportati nei lager e una decina di arrestati in carcere tra Monza e San Vittore, imprenditori, medici, operai, professionisti, intellettuali; nessuna categoria esclusa, nessun orientamento politico tollerato.
L’intero CLN annientato. In poche settimane 5 di loro furono annientati nei lager del reich nazista, Bettini Amedeo, Biga Mario, Biraghi Oreste, Moi Antonio, Sala Ferruccio, Ghianda Francesco il primo dei deportati bovisiani, operaio arrestato sul luogo di lavoro, la Breda di Sesto San Giovanni durante lo sciopero il 1 marzo 44, internato a Mauthausen già dal 13 Marzo 1944.
6 vite dissolte nei lager, per i superstiti, il ritorno in condizione penose e spesso con danni fisici permanenti. Oggi ricordiamo quelle storie e quella storia, non come un fatto lontano, una ricorrenza rituale ma come i giorni in cui prese forma e orientamento la nostra storia e la storia dell’Europa. Loro, hanno avuto la volontà e il coraggio di tenere acceso il lume della speranza nonostante il buio totale e minaccioso che li circondava, oggi quella loro piccola enorme speranza è il nostro cantiere, come allora anche in un piccolo paese possono nascere sentimenti e impegno per cambiare la grande storia. La messa al bando del razzismo, dell’antisemitismo e della sopraffazione, il diritto all’uguaglianza e alla fratellanza tra i popoli, la parità tra i sessi, la libertà di confronto, per decidere il nostro comune destino, l’esperimento di un mondo senza confini tra le genti attraverso il progetto di Europa unita e per la pace.
Un cantiere da mantenere attivo, un lavoro quotidiano per tutti.


27 Luglio 2024

Raccolta Firme

Richiesta di referendum perl'abolizione della legge sull'autonomia differenziata

 Banchetto raccolta firme  Banchetto raccolta firme  Banchetto raccolta firme  logo comitato BANCHETTI RACCOLTA FIRME. È iniziata con la prima data utile del 20 Luglio la raccolta delle firme necessarie alla richiesta di referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, l’impegno costante del comitato di cui la nostra associazione è stata una delle animatrici, con una presenza costante di volontari. L’impegno è proseguito per quasi tutto agosto e fino alla metà di settembre ha fruttato l’ottimo risultato di 352 persone che hanno aderito e dato la loro firma ai banchetti .

25 Luglio 2024

25 Luglio 1943 - 2024

Pastasciutta Resistente, 81oanniversario della storica pastasciuta offerta dalla famiglia Cervi

Il 25 luglio 1943 Mussolini viene arrestato, creando la temporanea illusione della fine del regime e della guerra. Seguiranno molti mesi di ulteriori sofferenze per il popolo italiano, ma in quelle ore si festeggiò in tutta Italia la destituzione del Duce. A Casa Cervi si celebrò una delle feste più originali, con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, distribuita in piazza a Campegine per l’occasione.
 Famiglia Cervi quache tempo prima dello scoppio della guerra  Famiglia Cervi a guerra finita, sono rimasti: il padre, le vedove e gli orfani La prima foto fu scattata qualche tempo prima dello scoppio della guerra,
la seconda al termine; sono rimasti solo il padre con le vedove e gli orfani.

All’inizio della Seconda Guerra Mondiale Casa Cervi diventa un luogo del dissenso militare contro il fascismo e la guerra. Insieme ai figli maschi, Alcide costituisce la “Banda Cervi”, dedita alla Lotta Partigiana. La notte del 24 novembre 1943, la fattoria Cervi viene circondata e attaccata; ci sono le donne e i bambini, gli uomini si arrendono. Oltre ai Cervi, nella casa sono nascosti altri Partigiani e soldati alleati fuggiti dai campi di prigionia all’indomani del 25 Luglio e dell’armistizio dell’8 Settembre. I sette fratelli e Quarto Camurri, loro compagno di lotta, vengono portati al carcere di Reggio Emilia.
Il 28 dicembre 1943 i sette fratelli Cervi, assieme a Quarto Camurri, furono fucilati per rappresaglia al poligono di tiro di Reggio Emilia.
 manifesto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2024  foto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2024  foto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2024  foto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2024 Una bella serata di incontri e stare insieme nell'accogliente Piazza Esedra di Cesano Maderno, quasi 500 persone da Cesano M. e dai paesi limitrofi hanno partecipato all'iniziativa che di anno in anno cresce, grazie alle ANPI di zona e le volontarie/i dell'associazione Consenso, che in collegamento con la rete delle pastasciutte antifasciste d'Italia, hanno reso attuale il ricordo della storica festa. Dopo la pastasciutta la serata è proseguita con la visita alla Villa Borromeo e con musica e balli in piazza.

10 Maggio 2024

LA SALUTE PRIMA DI TUTTO..??

"Salute e sicurezza sul lavoro e nel territorio beni comuni troppo spesso negati"

L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro, al lavoratore deve essere riconosciuta una retribuzione proporzionale all’opera prestata, l’attività economica non può essere svolta contro la salute e la dignità del lavoratore e del territorio, la repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo. Questi sono grossomodo una sintesi delle indicazioni che la carta costituzionale ci offre per orientare i legislatori e gli organi istituzionali del controllo.

Manifesto evento Foto Foto Foto

La realtà ci dice che sono invece che precarietà e bassi salari sono i motori degli incidenti e delle stragi quotidiane. Le stragi si sono fatte ricorrenti, fanno notizia per qualche giorno, poi la vita va avanti, gli incidenti e le morti singole non fanno grande clamore, quando va bene rimangono per qualche tempo nella memoria del territorio in cui è accaduto, poi svaniscono. A titolo di memoria ricordiamo anche che nel 2022 3 dei morti sul lavoro erano ragazzi in stage scolastici e che nel nostro comune nel 2016 un artigiano è morto cadendo dall’alto in via San Michele del Carso e nel 2019 in via Gaetana Agnesi un autista è morto schiacciato dal carico che stava scaricando, nel 2012 nel comune limitrofo di Paderno 4 operai sono morti bruciati e altri 3 rimasero feriti presso la EURECO azienda di stoccaggio e smaltimento di rifiuti tossici, sempre nel nostro comune esiste un’area lasciata vuota, dove sorgeva una fabbrica di vernici. Come può intervenire l’opinione pubblica, in solidarietà alle condizioni dei lavoratori? come può intervenire l’autorità pubblica per prevenire le tragedie che quotidianamente si compiono?


25 Aprile 2024

Festa della Liberazione 2024

"Manifestazione cittadina"

Oggi, è la79a festa della Liberazione e ricorre anche l’80o anniversario dagli scioperi che dal 1 all’8 marzo 1944 segnarono la strada della sconfitta irreversibile per il regime nazifascista. Nelle fabbriche del nord occupato lo sciopero generale durò una settimana, le centinaia di arresti e deportazioni non scoraggiarono i lavoratori.

Corteo manifestazione cittadina Corteo manifestazione cittadina Corteo manifestazione cittadina Corteo manifestazione cittadina Corteo manifestazione cittadina Corteo manifestazione cittadina Corteo manifestazione cittadina Corteo manifestazione cittadina Programma manifestazione cittadina

Nei giorni in cui saremo impegnati nel voto, ricorrerà il 100° anniversario dell’omicidio di uno dei padri dell’Antifascismo e della Democrazia, Giacomo Matteotti, assassinato per aver denunciato i brogli e la violenza fascista durante le elezioni dell’aprile 1924. L’assassinio fu rivendicato da Mussolini. Dalla morte di Matteotti e per il successivo ventennio, le italiane e gli italiani ebbero un solo diritto ”credere, obbedire, combattere”. Senza discutere.
Assieme al suo ricordo diciamo che la rinuncia al voto non è solo la rinuncia ad un proprio diritto, ma è un atto di spregio verso queste donne e uomini che per la possibilità di poter scegliere liberamente il proprio futuro hanno impegnato tutto, anche la loro vita. Vorremmo che il 25 aprile, data simbolo di rinascita, riunificazione e rinnovamento dell’Italia diventasse punto di riflessione e di ripartenza per ognuno, per una politica rinnovata nel solco della Costituzione, figlia della Liberazione e frutto della sofferenza subita dagli italiani negli anni della dittatura e della guerra, una sofferenza che per tante e tanti è continuata nel lutto anche con il ritorno della pace. W l’Italia antifascista - W il 25 Aprile - W i Partigiani

"Manifestazione nazionale a Milano"

INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI

Corteo manifestazione nazionale Corteo manifestazione nazionale Corteo manifestazione nazionale Corteo manifestazione nazionale manifesto anpi nazionale ... Costituzione, articolo 21. Ebbene, con la censura ad Antonio Scurati la Costituzione è stata tradita. Scurati ha ricordato che quest’anno è il centesimo anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti e l’ottantesimo anniversario delle stragi nazifasciste, Marzabotto, Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema. Aggiungo i grandi scioperi del marzo del ’44 e la liberazione di tante città, fra cui Roma, la Capitale. Ne parlerà la Rai, che mi risulta essere un servizio pubblico? Ringraziamo ancora Antonio Scurati per le sue straordinarie parole. E ringraziamo la coraggiosa giornalista Serena Bortone, che ha letto in diretta su Rai 3 il testo di Scurati. Ma quest’anno è anche un altro anniversario: sono cinquant’anni dalla strage di Brescia, in piazza della Loggia, il 28 maggio 1974, e dalla strage del treno Italicus, nella notte fra e il 3 e il 4 agosto. Stragi fasciste, come piazza Fontana e Bologna. Non abbiamo dimenticato! ..LEGGI..


14 Aprile 2024

Visita al museo
di Fine della Guerra a Dongo

Viaggio della memoria del 25 Aprile 2024

Dongo, con i suoi paesaggi è il luogo dove la 52a Brigata Garibaldi ha arrestato Mussolini con la sua amante e i gerarchi di Salò in fuga protetti dai soldati tedeschi.

locandina info visita museo pannello introduttivo museo targa commerativa Ingresso al museo Palazzo Manzi sala d'Oro sala dei giornali e delle voci sala dei giornali e delle voci corridoi con pannelli esplicativi sala dei racconti corridoi con pannelli esplicativi Falk storie di resistenza pannelli esplicativi Falk cosa rimane oggi della ferriera Chiesa di San Gottardo veduta sul lago

La visita si è svolta con il supporto delle guide e di percorsi organizzati con mezzi multimediali, cominciando dalla Sala d’Oro, si sviluppa in altre sale e corridoi, con le voci dei protagonisti e dei testimoni che spiegano i durissimi 20 mesi del cammino di resistenza, il sacrificio umano in morti, torturati e deportati nei lager tedeschi. La paura, la fame e il coraggio dei combattenti e nel suo complesso di una popolazione stremata ma determinata nella costruzione dell’Italia democratica.
Per noi l'occasione anche per ricordare il Bovisiano Carlo Lavezzari, partigiano appartenente al distaccamento della Berlinghera della 52a brigata Garibaldi, fu arrestato proprio a Dongo durante un rastrellamento il 13 Ottobre 1944 e poi deportato nel lager nazista di Melk, sotto campo di Mauthausen, fortunatamente riuscì a sopravvivere. Nel pomeriggio dopo il pranzo, una visita nei dintorni per godere della bellezza del paesaggio.


17 Marzo 2024

GIARDINO DELLE GIUSTE/I

foto Radium Girls foto Radium Girls
Radium Girls Museum
Le Ragazze del Radio "Radium Girls"

Furono un gruppo di operaie che subì un grave avvelenamento da radiazioni di radio, contenuto nella vernice radioluminescente utilizzata come pittura per quadranti nella fabbrica di orologi della United States Radium Corporation. Le donne, a cui era stato raccontato che la vernice fosse innocua, ingerirono quantità mortali di radio quando leccavano i pennelli per dare loro una punta fine; alcune di loro utilizzarono tale sostanza anche per decorarsi le unghie e i denti. La vicenda delle ragazze del radio occupa un posto importante nella storia sia nel campo della fisica sanitaria sia del movimento dei diritti dei lavoratori. La pubblicità e notorietà della loro causa furono un fattore determinante nella creazione della fattispecie della "malattia professionale" nel diritto del lavoro.. Il contenzioso e l'impatto mediatico che circondò il caso stabilirono i precedenti giuridici e influenzarono l'emanazione di regolamenti per la disciplina standard della sicurezza del lavoro. Il riconosciuto il diritto dei singoli lavoratori di citare in giudizio le aziende per danni subiti a causa di abusi sul lavoro.

foto Ambasciatore Luca Attanasio
Luca Attanasio

Luca Attanasio nasce a Saronno il 23 maggio 1977. Si laurea a pieni voti in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano, ma continua a coltivare il suo sogno, quello di «fare qualcosa di grande per il suo Paese». Così decide di intraprendere la carriera diplomatica, fino ad essere inviato nel 2017 nella Repubblica Democratica del Congo. Nel 2015 sposa Zakia Seddiki e diventa padre di tre bambine. Nel 2020 riceve il Premio Internazionale Nassirya per la Pace. Il 22 febbraio 2021 viene ucciso assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci sua scorta e l’autista del Programma alimentare mondiale (Pam) Mustapha Milambo in un agguato mentre va a visitare dei progetti finanziati dal Programma Alimentare Mondiale. La ricerca delle motivazioni di questi omicidi rimangono tuttora oscure e ostacolate.

foto Giancarlo Siani
Giancarlo Siani

Giancarlo Siani nasce a Napoli il 19 settembre 1959. iscrittosi all'Università, inizia la propria attività giornalistica dedicandosi alle condizioni sociali delle zone più emarginate della città. Giancarlo cerca prove, indaga, ascolta tante persone e denuncia gli affari dei boss mafiosi proprio attraverso i suoi articoli. Per i camorristi diventa un giornalista “scomodo”, che dà fastidio, da eliminare. La sera del 23 settembre 1985, due sicari arrivano vicino a casa di Siani e lo uccidono con dieci colpi di pistola.

Belli, impegnativi e coinvolgenti i lavori prodotti da tutte le scuole di Bovisio Masciago che hanno animato la mattinata, offrendo a tutti i partecipanti un'occasione per conoscere e onorare persone preziose per il loro benefico contributo alla nostra società, per approffondire storie, tematiche importanti ed attuali.
immagine locandina Giusti 2024 immagine pieghevole Giusti 2024 foto momenti degli spettacoli foto momenti degli spettacoli foto momenti degli spettacoli foto scopertura targa foto scopertura targa

Il giardino delle Giuste e dei Giusti di Bovisio Masciago si conferma essere un'evento promotore di cultura tra i più coinvolgenti di Bovisio Masciago, e il contributo delle scuole sempre più elaborato e appassionante, così come da parte del comitato promotore l’apporto all’iniziativa si va arricchendo di anno in anno. Una mattinata con il Palamedia pieno, famiglie, associazioni e istituzioni assieme,
per promuovere quei valori di rispetto per la dignità umana, pace, giustizia e convivenza scritti in ogni articolo della nostra Costituzione.


24 Febbraio 2024

LA DIFESA DELLE FABBRICHE
E DEL LAVORO 1944 - 2024
80 ANNI DI STORIA

"Nell'80° dell’arresto e deportazione di Francesco Ghianda
operaio della Breda 1 MARZO 1944"

Arrestato in fabbrica, per intimidire gli altri lavoratori, viene rinchiuso a San Vittore e già il 4 Marzo è fatto partire dal binario 21 della Stazione Centrale con un trasporto che giunse a Mauthausen, il 13.3.1944. Fu immatricolato con il N° Matr.57585. La sua eccezionale tempra fisica gli permise di resistere oltre 1 anno, alla soglia della liberazione. Durante l'evacuazione del campo per il sopraggiungere delle truppe sovietiche, i nazisti eliminarono tutte le persone incapaci di camminare per non lasciare testimoni. Ghianda Francesco, sfinito nel fisico fu assassinato il 31.3.1945

Foto Francesco Ghianda classe 1909 operaio alla Breda, primo deportato di Bovisio Masciago Manifesto La dfifesa delle fabbriche e del lavoto 1944-2024 80 anni di storia Foto momenti dell'incontro con il prof.Campanozzi e Luca Federici di RiMaflow Foto momenti dell'incontro con il prof.Campanozzi e Luca Federici di RiMaflow Foto momenti dell'incontro con il prof.Campanozzi e Luca Federici di RiMaflow Foto momenti dell'incontro con il prof.Campanozzi e Luca Federici di RiMaflow Foto momenti dell'incontro con il prof.Campanozzi e Luca Federici di RiMaflow Foto momenti dell'incontro con il prof.Campanozzi e Luca Federici di RiMaflow

Cosa chiedevano gli scioperanti di allora? Pace, cibo, fine delle liste di lavoro coatto e dello smantellamento degli impianti in Italia per trasferirli in Germania, per questo sfidarono a viso aperto l’esercito nazifascista. Questo evento unico nell’Europa occupata dai nazisti costò al nord Italia occupato migliaia di deportazioni durante tutto il 1944. Dalla spallata operaia al regime, riprese l’intensa attività di resistenza che porterà l’anno successivo alla liberazione. Finita la dittatura e la guerra, riconquistata la libertà sindacale, il cammino dei diritti dei lavoratori è proseguito con fasi diverse, alle volte anche tragiche, ma sulla strada di rinnovamento sociale.
I costituenti posero il lavoro a fondamento della repubblica democratica, e nella Costituzione del 1948 sono molti gli articoli che tracciano gli obiettivi verso cui incamminarsi per la reale emancipazione dei lavoratori.
Il lavoro come l’impegno individuale di ognuno allo sviluppo del benessere sociale, il lavoro come riscatto e avanzamento collettivo, il lavoro come diritto.
Il protagonismo democratico dei lavoratori che nei primi 30/40 anni del dopoguerra ha conseguito notevoli risultati è stato poi messo in crisi e isolato dall’ideologia iperliberista che ha ridotto il lavoro a puro costo, sostituendo il profitto al rispetto del lavoro, senza curarsi delle ricadute sociali, spingendo in alcune occasioni, i lavoratori a forme clamorose e rischiose di protesta per dare visibilità e forza ai propri diritti e alla difesa delle fabbriche dove lavoravano.
Come sottolineato da Luca di RiMaflow, illustrando la loro esperienza di resistenza e risposta alla crisi imposta dalle scelte speculative della proprietà aziendale, quando si perde una fabbrica si impoverisce tutto un territorio della cultura e della vitalità di relazioni e di scambio sociale che quel luogo di lavoro produceva, competenze e relazioni che vengono disperse. Il loro progetto di difesa dell’occupazione e ripartenza intende recuperare questo patrimonio e allargarlo a tutti gli attori sociali del territorio.
Un nuovo protagonismo della fabbrica e recupero di dignità del lavoro.


27 Gennaio 2024

GIORNATA DELLA MEMORIA

Il sacrificio dei giovani di Bovisio Masciago
foto Manifesto Giorno della memoria 2024 foto elenco deportati politici foto IMI caduti in prigionia

In Bovisio non si verificarono casi di SHOAH, la deportazione fu politica, sociale e militare.
Furono 14 i civili antifascisti destinati ai campi di sterminio, 6 di loro morirono nell'arco di pochi mesi. Furono oltre 80 i militari internati dopo l'8 settembre 1943, 8 di loro morirono a causa delle tremende condizioni di prigionia. Da diverse testimonianze sappiamo che alcuni nostri concittadini dell’epoca, rischiando la propria vita e quella delle loro famiglie, per aiutare ebrei, perseguitati politici e prigionieri in fuga verso la Svizzera, nascondendoli e accompagnandoli attraverso le campagne verso altri comuni, passandoli ad altri antifascisti per scortarli fino al confine in una catena di solidarietà. Ricordiamoci di come senatrice Liliana Segre, allora una bambina di 13 anni, trovò quel confine chiuso e indifferente, di conseguenza il cancello di Aushwitz aperto. Oggi il giorno della memoria ci è utile se è un promemoria alla nostra personale umanità, al rifiuto del razzismo e dell’indifferenza verso la sofferenza e l’offesa della dignità altrui.