La nostra sezione

Consapevoli di vivere in un epoca dove 1/5 della popolazione gode dei 4/5 delle risorse del pianeta, dove la politica sembra essere totalmente asservita all’economia e guerre e carestie si susseguono per questioni di profitto uccidendo milioni di persone innocenti, mentre qui da noi, parte ricca del mondo, diritti fondamentali come il lavoro, la casa, la salute, la scuola, l’informazione, la cittadinanza, cuore della nostra Costituzione sono sottoposti a un lento e strisciante smantellamento, il 31 maggio 2009 è stata fondata, la sezione A.N.P.I di Bovisio Masciago.
Assumendosi l’impegno di riscoprire ciò che è stata la Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo nel nostro comune e territorio, onorare, conservare e diffondere la memoria di coloro che con coraggio, dedizione e sacrificio anche della vita, contribuirono a consegnarci un paese libero e democratico, difendere la Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza e dai valori di giustizia, libertà, solidarietà e uguaglianza per cui si batterono i partigiani. Oggi attuata ancora soltanto in parte. In parte è invece ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno e un lavoro da compiere, per noi e per le generazioni future.


Attività 2023


1 novembre 2023

NOVEMBRE 1944 - 2023

79o Anniversario degli arresti e della deportazione dei Partigiani di Bovisio Masciago

 manifesto 79° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago foto celebrazione 79° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago “Signor Sindaco, cittadini di Bovisio, noi sopravvissuti della lotta di liberazione vi abbiamo rievocato avvenimenti che rattristano, per ricordarvi che nel cuore di tutti coloro che si dissolsero foto celebrazione 79° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago nei campi di sterminio, nella volontà dei combattenti della libertà stava l’edificazione di una società che doveva operare in un clima foto celebrazione 79° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago foto celebrazione 79° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago di generale comprensione e di collaborazione,l’attuazione di una equa giustizia sociale, una società democratica.”

foto celebrazione 79° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago Dalle parole di Vincenzo Pappalettera cogliamo subito l’aspetto di umanità di questi uomini, la volontà di decidere la politica assieme, il destino comune, la lotta in difesa dei beni comuni per il futuro foto celebrazione 79° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago foto celebrazione 79° anniversario dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago di tutta la comunità. L’8 settembre 1943 di cui celebriamo l’80° segnò la rinascita della patria, animata dal senso del dovere verso il bene della comunità e non più verso la sopraffazione degli altri. Il bisogno di riscatto dalla vergogna delle leggi razziali del 1937 e del 1938, dai crimini coloniali, dalla prevaricazione e occupazione faziosa della vita dello stato e delle persone, dall’aggressione a freddo di popoli pacifici. Riscatto guidato dagli scioperi operai dalla primavera del 1943 in avanti, primo segnale che l’Italia si stava risvegliando dal ventennio disumano, comprendendo l’abisso morale in cui si era messa.


7 ottobre 2023

La Via Maestra

Roma, la nostra presenza alla manifestazione

 manifesto manifestazione LA VIA MAESTRA  manifesto manifestazione LA VIA MAESTRA foto partecipazione festa di Bovisio Masciago foto partecipazione manifestazione LA VIA MAESTRA  foto partecipazione manifestazione LA VIA MAESTRA  foto partecipazione manifestazione LA VIA MAESTRA  foto partecipazione manifestazione LA VIA MAESTRA  Una bella, grande manifestazione, partecipata da chi: nel lavoro, nell’associazionismo e nel volontariato chiede il rispetto della Costituzione italiana – nata dalla Resistenza - che delinea un modello di democrazia e di società con alla base della Repubblica il lavoro, l’uguaglianza di tutte le persone, i diritti civili e sociali fondamentali che lo Stato, nella sua articolazione istituzionale unitaria, ha il dovere primario di promuovere attivamente rimuovendo “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Per questo rivendichiamo che i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione tornino ad essere pienamente riconosciuti e siano resi concretamente esigibili ad ogni latitudine del Paese (da nord a sud, dalle grandi città alle periferie, dai centri urbani alle aree periferiche).


24 Settembre 2023

Festa di Bovisio Masciago

Partecipazione alla festa del paese

 manifesto manifestazione LA VIA MAESTRA  manifesto manifestazione LA VIA MAESTRA foto partecipazione festa di Bovisio Masciago foto partecipazione festa di Bovisio Masciago 24 settembre, durante la festa del paese, siamo stati presenti con il nostro gazebo e materiali, promuovendo la conoscenza della storia residenziale del nostro Comune e territorio, pubblicizzando la manifestazione di Roma LA VIA MAESTRA del 7 Ottobre prossimo, raccogliendo le sottoscrizioni necessarie e organizzando una piccola delegazione di partecipanti.


10 Agosto 2023

Piazzale Loreto

79o anniversario dell'eccidio dei 15 partigiani

 manifesto  10 Agosto 2023 15 Martiri di Piazzale Loreto foto manifestazione 10 Agosto 2023 foto, l'uccisione dei 15 martiri di Piazale Loreto A Milano,
in piazzale Loreto, il 10 agosto 1944 alle 5 e 30 del mattino quindici uomini furono fucilati in modo scomposto da un plotone della Legione fascista autonoma “Ettore Muti”. I corpi rimasero accatastati al sole d’agosto, sul piazzale, contro una palizzata di legno fino alle otto della sera, oltraggiati ripetutamente dalle guardie della Gnr (Guardia Nazionale Repubblicana), tra il silenzioso sgomento dei passanti. L'ordine della fucilazione provenne dai comandi tedeschi, che occupavano la città ormai da quasi un anno. I quindici fucilati furono tutti prelevati dal carcere di San Vittore, dove erano detenuti perché antifascisti. Nessuno di loro subì alcun processo.
Le loro colpe: non pensare fascista e difendere gli impianti industriali che i nazisti volevano trasferire in Germania, depredando così la struttura economica del nostro Paese. A questi 15 Partigiani, come a tutti i Partigiani, dobbiamo 79 amni di pace, democrazia e libertà.


25 Luglio 2023

25 Luglio 1943 - 2023

Pastasciutta Resistente, 80oanniversario della storica pastasciuta offerta dalla famiglia Cervi

Il 25 luglio 1943 Mussolini viene arrestato, creando la temporanea illusione della fine del regime e della guerra. Seguiranno molti mesi di ulteriori sofferenze per il popolo italiano, ma in quelle ore si festeggiò in tutta Italia la destituzione del Duce. A Casa Cervi si celebrò una delle feste più originali, con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, distribuita in piazza a Campegine per l’occasione.
 Famiglia Cervi quache tempo prima dello scoppio della guerra  Famiglia Cervi a guerra finita, sono rimasti: il padre, le vedove e gli orfani La prima foto fu scattata qualche tempo prima dello scoppio della guerra,
la seconda al termine; sono rimasti solo il padre con le vedove e gli orfani.

All’inizio della Seconda Guerra Mondiale Casa Cervi diventa un luogo del dissenso militare contro il fascismo e la guerra. Insieme ai figli maschi, Alcide costituisce la “Banda Cervi”, dedita alla Lotta Partigiana. La notte del 24 novembre 1943, la fattoria Cervi viene circondata e attaccata; ci sono le donne e i bambini, gli uomini si arrendono. Oltre ai Cervi, nella casa sono nascosti altri Partigiani e soldati alleati fuggiti dai campi di prigionia all’indomani del 25 Luglio e dell’armistizio dell’8 Settembre. I sette fratelli e Quarto Camurri, loro compagno di lotta, vengono portati al carcere di Reggio Emilia.
Il 28 dicembre 1943 i sette fratelli Cervi, assieme a Quarto Camurri, furono fucilati per rappresaglia al poligono di tiro di Reggio Emilia.
manifesto ANPI 25 Luglio 2023 evento caduta di Mussolini  manifesto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2023  foto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2023  foto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2023  foto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2023  foto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2023  foto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2023  foto evento Pastasciutta Resistente 25 Luglio 2023 Sulla bella e accogliente Piazza Esedra di Cesano Maderno, ben oltre le 400 persone hanno partecipato alla festa che le ANPI di zona e i volontari dell'associazione Consenso, in collegamento con la rete delle pastasciutte antifasciste d'Italia, hanno organizzato per ricordare la storica festa. Dopo la pastasciutta la serata è proseguita con la visita alla Villa Borromeo e con musica e balli in piazza.


25 Maggio 2023

SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE

Rigenerare le istituzioni attuando la Costituzione

Nonostante la costituzione del 1948 prevedesse il diritto alla salute come fondamentale diritto del singolo e interesse della società, solo nel 1958 nascerà il ministero della sanità, nel 1978 ad opera di Tina Anselmi prima donna ministro, finalmente nasce il servizio sanitario nazionale sostituendo il mondo delle mutue, passando dal concetto di cura prescrivibile a quello di diritto alla salute, superando i limiti dell’ineguale sviluppo economico italiano, attivando quel concetto di obbligo di solidarietà richiamato all’art 2 della nostra Costituzione.

manifesto ANPI 25 Maggio 2023 evento Sana e robusta Costituzione  foto prof. Campanozzi S. e dott. Agnoletto V. evento Sana e robusta Costituzione ANPI 25 Maggio 2023  foto prof. Campanozzi S. e dott. Agnoletto V. evento Sana e robusta Costituzione ANPI 25 Maggio 2023  foto evento prof. Campanozzi S. e dott. Agnoletto V. Sana e robusta Costituzione ANPI 25 Maggio 2023  foto evento Sana e robusta Costituzione ANPI 25 Maggio 2023  foto evento Sana e robusta Costituzione ANPI 25 Maggio 2023

L’evoluzione successiva del servizio sanitario nazionale, i tagli progressivi degli investinenti e gli ampliamenti delle competenze regionali hanno messo in evidenza i limiti, e le contraddizioni delle azioni intraprese durante la recente pandemia covid 19, le diversità di comportamento tra le regioni e tra regioni e stato per fronteggiare un problema nazionale e mondiale. Quale lezione ne abbiamo ricavato? Per quale strada si intende condurre la sanità dopo questa esperienza? Rivedremo ancora gli eroi della sanità fare i sacrifici che abbiamo appena visto? I loro caduti sul lavoro sono già stati archiviati? Quali sono i rischi connessi ad una regionalizzazione più accentuata dei presidi sociali fondamentali? Questi sono alcuni degli interrogativi che ci poniamo. Come sezione locale, per la prima volta ci occupiamo di sanità ed abbiamo come ospite un medico, come ad un medico è dedicata questa piazza. Oreste Biraghi partigiano, sterminato da un'epidemia di tifo nel lager di Flossenbürg l’8 marzo 1945. Dedichiamo alla sua memoria questa serata.


25 Aprile 2023

FESTA DELLA LIBERAZIONE

"Manifestazione citadina"

Diventa sempre più importante partecipare alle nostre feste civili, come anche la senatrice Liliana Segre ci ha esortato a fare pochi mesi fa, importante perché dentro queste date c’è il cammino della nostra storia, ci sono le storie di donne e uomini che l’hanno generata, perché il 25 Aprile in Italia, appartiene alla storia europea e mondiale .

manifesto ANPI 25 Aprile 2023 manifesto cittadino ANPI 25 Aprile 2023 Foto foto 25 Aprile 2023 manifestazione cittadina Foto foto 25 Aprile 2023 manifestazione cittadina Foto foto 25 Aprile 2023 manifestazione cittadina Foto foto 25 Aprile 2023 manifestazione cittadina Foto foto 25 Aprile 2023 manifestazione cittadina Foto foto 25 Aprile 2023 manifestazione cittadina Foto foto 25 Aprile 2023 manifestazione nazionale a Milano

I partigiani non hanno combattuto per seguire un capo, per delle ricompense, ma per stabilire libertà e democrazia, non hanno combattuto per controllare un territorio, ma per un ideale di Patria, dove il confine non sia uno spazio che separa gli uomini, ma la linea che ci unisce agli altri, una patria solidale, capace di offrire a tutti, le migliori opportunità di sviluppo. Democrazia, fratellanza, dignità del lavoro, equità e giustizia, questi sono gli ideali che i 50.000 partigiani caduti, i 50.000 militari morti in internamento per aver rifiutato le lusinghe nazifasciste, i sopravvissuti di tutte le resistenze, ci lasciano in consegna, raccolti nella Costituzione della Repubblica Italiana, questi sono gli ideali della Resistenza.


15 Aprile 2023

VISITA AL MEMORIALE DELLA SHOAH

"Viaggio della memoria contro l'indifferenza"

Riprendendo la tradizione di un viaggio della memoria in prossimità del 25 Aprile, questo anno abbiamo scelto un luogo che ci è prossimo, il Memoriale della SHOAH presso la stazione centrale di Milano da dove sono partiti i deportati ebrei, politici e rastrellati verso la Germania. Pochissimi di loro fecero ritorno

Foto memoriale della shoah Milano, accoglienza e inizio visita Foto memoriale della shoah Milano accoglienza e inizio visita Foto memoriale della shoah Milano descrizione della struttura e storia della Stazione Centrale Foto memoriale della shoah Milano Visita al binario Foto memoriale della shoah Milano meccanismo di traslazione e sollevamento dei vagoni Foto memoriale della shoah Milano targhe in ricordo dei trasporti dei deportati Foto memoriale della shoah Milano elenco parziale degli ebrei deportati Foto memoriale della shoah Milano elenco parziale degli ebrei deportati Foto memoriale della shoah Milano interno di un carro bestiame

La Memoria non deve fermarsi mai; è questo il messaggio che vogliamo condividere con tutti coloro che hanno sete di coscienza civile e di quella lotta all’indifferenza che si ritrova nella scritta che incontriamo appena entriamo al Memoriale, che ci ricorda quale è il vero nemico da combattere sempre: l’indifferenza


19 Marzo 2023

GIARDINO DELLE GIUSTE E DEI GIUSTI

Un mese con i giusti, quest’anno più che mai prende significato questa celebrazione, cominciata il 10 marzo, con reading teatrale LA STRADA DEI GIUSTI, proseguito con i contributi di tutti i gradi delle nostre scuole e la grande partecipazione di genitori e cittadinanza il 19 MARZO presso il Palamedia e al parco Guareschi nel rinnovato Giardino delle Giuste e dei Giusti con la dedica della targa a:
foto Claudette Colvin
Claudette Colvin

Venne arrestata il 2 marzo 1955 quindicenne, per aver rifiutato di rinunciare al suo posto su un autobus durante la segregazione razziale negli Stati Uniti d'America, nove mesi prima che un analogo episodio rendesse famosa Rosa Parks. Il 13 giugno 1956, la corte sentenziò che “la segregazione forzata dei passeggeri bianchi e neri sui bus nella città di Montgomery viola le leggi costituzionali degli Stati Uniti”, dal momento che esclude gli afrostatunitensi da coloro che godono di pari diritti e pari opportunità secondo il 14° Emendamento. La corte ha inoltre proibito a Alabama e Montgomery di continuare a gestire autobus segregati. Anche se a rilento, la segregazione terminò nel 1957.

foto Mahsa Amini
Mahsa Amini e i giovani iraniani

Ventiduenne, fu arrestata Il 13 settembre 2022 dalla polizia religiosa per aver indossato l'hijab in modo sbagliato e condotta presso una stazione di polizia, la giovane è deceduta in circostanze sospette il 16 settembre, dopo tre giorni di coma, suscitando l'indignazione dell'opinione pubblica. La ragazza presentava ferite riconducibili a un pestaggio, nonostante le dichiarazioni della polizia affermassero che era deceduta a seguito di un infarto. Testimoni oculari affermarono che era stata picchiata e che aveva battuto la testa La morte di Amini ha provocato una serie di proteste. Alcune manifestanti donne si sono provocatoriamente tolte l'hijab o si sono tagliate pubblicamente i capelli come atti di protesta. Iran Human Rights ha riferito che entro dicembre 2022 almeno 476 persone erano state uccise dalle forze di sicurezza che attaccavano i manifestanti in tutto il paese.

foto Andrea Caschetto
Andrea Cascheto

Nato a Ragusa il 23 aprile 1990. A 15 anni, per un tumore, subì un delicato intervento al cervello che gli costò la perdita della memoria a breve termine. Finché, al ritorno da un viaggio in Sudafrica, per una visita a un orfanotrofio, si rese conto che rammentava bene i volti e le parole dei bambini che aveva incontrato,perché avevano suscitato in lui delle emozioni. Ha iniziato così a memorizzare associando agni immagine a un'emozione. Da allora gira gli orfanotrofi di tutto il mondo dispensando gioia e sorrisi in cambio di ricordi. Conosciuto da tutti come "L'ambasciatore del sorriso"

Dopo gli spettacoòi e i canti presso il Palamedia, l'irresistibile simpatia ed empatia di Andrea Caschetto ha reso la dedica della targa ancora più coinvolgente. Manifesto evento Locandina foto targa Locandina foto

12-18 Marzo 2023

GIORNATE DEL TESSERAMENTO

"80o della Resistenza per un mondo di pace"

Dalla memoria della Resistenza, l'impegno di tutti per un'Italia antifascista e migliore.

Manifesto tesseramento ANPI Bovisio M. Manifesto di raccolta firme proposta Villone

Durante la permanenza dei gazebi sarà possibile firmare per la Proposta di Legge Costituzionale.L'ANPI ritiene questa proposta di legge un utile strumento per allargare il dibattito sulle rifonne istituzionali e sostenere un modello di regionalismo solidale e non competitivo, secondo lo spirito della Costituzione. L’iniziativa si propone di contrastare le pericolose decisioni contenute nella proposta della cosiddetta “Autonomia differenziata” la quale, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia, invece di riunificare la capacità di risposta dello Stato ne ripropone un’ulteriore frammentazione indebolendo l’unità del Paese, aumentando le disuguaglianze e impedendo la tutela dei diritti per tutti i cittadini italiani.


8 Marzo 2023

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE 2023

"La solidarietà unisce"

vuole raccogliere e accogliere le tante voci, le tante grida di donne che ci giungono da Paesi affamati, divisi e dilaniati da guerre, soggiogati da regimi dittatoriali e teocrazie illiberali, dall’Afghanistan, all’Iran, dallo Yemen alla Palestina, dal Myanmar al Congo, che fanno tornare in mente “pietà l’è morta” e dove alle donne vengono negate dignità e diritto di esistere.

Manifesto donne ANPI Manifesto di sezione

Le voci di sofferenza delle donne afghane costrette ad abbandonare le scuole, le università e il lavoro faticosamente conquistato; le voci delle ragazze e delle donne iraniane che, nonostante le violenze, le torture, gli assassinii, le azioni ignobili e terroristiche come l’avvelenamento di oltre ottocento studentesse per impedirne gli studi, al grido di “donna vita libertà” non si fanno intimorire. Le voci dimenticate delle tante donne curde che hanno combattuto contro l’isis e continuano a rivendicare il riconoscimento di una loro terra, di un loro stato democratico, tutte queste donne e le tante altre donne dei Paesi che vivono in guerre come l’Ucraina o conflitti più o meno dichiarati, ci chiedono di parlare di loro, di sostenere le loro lotte, di non girare lo sguardo da un’altra parte perché alle loro lotte, alla loro Resistenza serve la nostra solidarietà e l’esempio della nostra storia.
Coordinamento nazionale Donne ANPI


27 Gennaio 2022

GIORNATA DELLA MEMORIA

Musica dal vivo, un racconto per immagini... un’intensa narrazione animata da un disperato desiderio di restare aggrappati alla vita e alla speranza.
manifesto in memoria dei deportati e caduti bovisiani nei lager nazifascisti Manifesto dell'evento in memoria delle vittime dell'odio nazifascista foto elaborato degli studenti della scuola media A. Cairoli di Bovisio M.

Celebriamo la Giornata della Memoria, non per ricordare pagine di storia, ma per ricordare fatti, persone, valori e principi che non possono essere dimenticati né da noi né dalle nuove generazioni. Conservare la Memoria, serve a riconoscere in anticipo la disumanità, ad aiutarci a individuare segnali e campanelli d'allarme. Memoria è il passato che si fa presente, per renderci vigili, guardinghi, reattivi di fronte alle violazioni dei diritti umani fondamentali. Ricordare la Shoah, il genocidio programmato, le persecuzione dei rom e delle minoranze religiose, il feroce internamento nei lager nazisti, che costò la vita a oltre 50.000 soldati italiani, i deportati della Resistenza. Bovisio Masciago ha pagato un tributo di sangue e sofferenza altissimo, con 7 i militari morti nei lager su circa 80 internati e 6 i partigiani sterminati in pochi mesi dei 13 deportati. Ricordare che questo è stato, come ci comandano le parole di Primo Levi, o la pena sarà la disgrazia e la miseria umana come Levi termina la sua poesia. Oggi abbiamo posato una pietra in memoria di Amedeo Bettini, deportato politico sterminato il 21 aprile 1945, un uomo che non voleva più la guerra, ma pace e lavoro e dignità. Assieme a Bettini, il ricordo di Mario Monguzzi suo compagno di deportazione, che anche nelle condizioni disperate in cui si trovavano, si è fatto carico di salvare la vita del compagno. Due esempi di vite semplici e opposte al sistema di aggressione e sopraffazione nazifascista. L'allontanarsi della forza evocatrice della memoria - porta alcuni a banalizzare, definendo fuori dal mondo e superati dalla storia, quanti si richiamano al pericolo del risorgere dei fantasmi che nel secolo scorso hanno insanguinato l'Europa e il mondo intero. Come è stato ricordato anche stamattina, milioni di sfollati sono sparsi per l'Europa a causa dell'invasione Russa dell'Ucraina, l'orrore indicibile che non doveva più tornare si sta di nuovo manifestando in Europa. La memoria che oggi celebriamo deve accompagnare l'impegno quotidiano nostro e di chi ha la responsabilità di decidere, verso la giustizia, la pace e una migliore umanità.

PIETRA D'INCIAMPO AD AMEDEO BETTINI
Manifesto dell'evento promosso dal comitato Pietere d'Inciampo e dalla Provincia di Monza Brianza Pietra d'Inciampo in Memoria di Antonio Moi foto dell'evento promosso dal comitato Pietere d'Inciampo e dalla Provincia di Monza Brianza foto dell'evento promosso dal comitato Pietere d'Inciampo e dalla Provincia di Monza Brianza foto dell'evento promosso dal comitato Pietere d'Inciampo e dalla Provincia di Monza Brianza foto dell'evento promosso dal comitato Pietere d'Inciampo e dalla Provincia di Monza Brianza foto dell'evento promosso dal comitato Pietere d'Inciampo e dalla Provincia di Monza Brianza foto dell'evento promosso dal comitato Pietere d'Inciampo e dalla Provincia di Monza Brianza foto dell'evento promosso dal comitato Pietere d'Inciampo e dalla Provincia di Monza Brianza foto dell'evento promosso dal comitato Pietere d'Inciampo e dalla Provincia di Monza Brianza

Per una vita migliore, senza guerre, senza razzismo, senza discriminazioni, per un lavoro e un compenso dignitosi, per la libertà di parola e di associazione, per l’uguaglianza dei diritti e dei doveri, per la possibilità di scegliere il proprio futuro. È per poter ottenere tutto questo che Amedeo Bettini si rivolta, ed assieme ad altri si organizza nella clandestinità. Per tutto questo, di cui oggi noi godiamo quasi senza accorgerci, Amedeo Bettini è stato arrestato, deportato, ridotto a schiavo e sterminato. Durante il discorso di fine d’anno il presidente Sergio Mattarella ci ha ricordato la nostra unità nella Repubblica Democratica e di come la Repubblica viva e prosperi solo se, ognuno nel proprio agire quotidiano non perde di vista quei valori che tutti assieme vanno sotto il nome di bene comune. Ci ha ricordato il 75° compleanno della nostra costituzione bussola di riferimento del nostro stare assieme, radice da cui spuntano e si sviluppano le istituzioni democratiche. Questa pianta nata dal dolore e dalla fatica che ha devastato l’Italia, l’Europa e il Mondo, ha bisogno della cura e dell’attenzione di tutti perché non venga infestata dalle malerbe della corruzione, del malaffare, della speculazione, del dispotismo, dalle mafie. La cura sta nella partecipazione di tutti. Amedeo Bettini, semplice operaio, ci ha mostrato la strada, a lui ed ai suoi compagni è toccato il tratto più duro e disumano. Questa cerimonia non sarebbe né giusta né completa se non rivolgessimo un pensiero di riconoscenza anche ad un altro bovisiano. Mario Monguzzi, un ragazzo che allora aveva 20 anni da poco compiuti. Dalle testimonianze dei sopravvissuti a quella marcia di sterminio, sappiamo come Monguzzi impiegò le sue residue forze nel tentativo di sorreggere e salvare Bettini. Mario Monguzzi con il suo gesto di compassione e solidarietà, nonostante la situazione disperata è diventato un monumento contro la disumanizzazione nazista, un esempio a cui riferirci per difenderci dalla crudeltà, dal cinismo e dall’indifferenza per il destino altrui. Gli stenti della deportazione e l’ultima inumana fatica, costarono a Monguzzi diversi anni di cure dopo la liberazione. .

Articolo commemorativo di Amedeo Bettini ritrovato nell'archivio del CVL
Ringraziamo tutti per la numerosa partecipazione, in particolare: i famigliari di Amedeo Bettini, alcuni di loro venuti appositamente dal Veneto, Il Laboratorio di Arti Visive e i ragazzi della scuola media che con i loro elaborati hanno offerto la loro sensibilità e la loro interpretazione di quegli avvenimenti lontani e di come ancora oggi bisogni essere attenti a non cadere nell’indifferenza, causa prima dell’affermarsi del fascismo.