La nostra sezione

Consapevoli di vivere in un epoca dove 1/5 della popolazione gode dei 4/5 delle risorse del pianeta, dove la politica sembra essere totalmente asservita all’economia e guerre e carestie si susseguono per questioni di profitto uccidendo milioni di persone innocenti, mentre qui da noi, parte ricca del mondo, diritti fondamentali come il lavoro, la casa, la salute, la scuola, l’informazione, la cittadinanza, cuore della nostra Costituzione sono sottoposti a un lento e strisciante smantellamento, il 31 maggio 2009 è stata fondata, la sezione A.N.P.I di Bovisio Masciago.
Assumendosi l’impegno di riscoprire ciò che è stata la Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo nel nostro comune e territorio, onorare, conservare e diffondere la memoria di coloro che con coraggio, dedizione e sacrificio anche della vita, contribuirono a consegnarci un paese libero e democratico, difendere la Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza e dai valori di giustizia, libertà, solidarietà e uguaglianza per cui si batterono i partigiani. Oggi attuata ancora soltanto in parte. In parte è invece ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno e un lavoro da compiere, per noi e per le generazioni future.


Attività 2020

foto bandiera di sezione

L’anno che si chiude è stato all’insegna della pandemia che ha violentemente impattato sulla vita di ognuno portando lutti, isolamento e aumentando tutte le forme di precarietà: lavorativa, abitativa, sanitaria; disgregando ulteriormente la società ed esasperando le contraddizioni già in essere, aumentando l’incertezza sul futuro. In questo quadro inevitabilmente anche l’attività della nostra sezione è stata fortemente limitata, sono state più le cose a cui abbiamo dovuto rinunciare che quelle realizzate e queste ultime sempre in modo ridotto.
Nel 75° anniversario della Liberazione, tutte le attività che stavamo preparando sono state annullate. Dalle iniziative culturali alla manifestazione cittadina e quella nazionale a Milano, surrogate da attività simboliche o a distanza. Dobbiamo ringraziare Radio Popolare che tutto il giorno ha proposto trasmissioni sul tema, ci dispiace che l’intervento proposto per Bovisio Masciago non abbia trovato spazio, sarebbe stato un momento per sentirci un po’ più assieme. La festa provinciale dell’ANPI e la bella iniziativa della Pastasciutta Resistente realizzata a Cesano M. assieme alle altre ANPI e alle varie associazioni del territorio non hanno potuto aver luogo e probabilmente, vista l’incertezza sui prossimi mesi rischiano di essere sospese entrambe anche il prossimo anno. L’interazione maggiore con gli iscritti come ci eravamo proposti un anno fa, per arrivare più organizzati al prossimo congresso di sezione del 2021 per il rinnovo delle cariche nel direttivo non è stata possibile, così come la consueta assemblea annuale con i tradizionali auguri natalizzi. Tuttavia l’anno trascorso ha avuto alcuni momenti positivi che ci stimolano a non lasciarci prendere dal pessimismo. Partendo dalla celebrazione Giorno della Memoria, che ha avuto una buona partecipazione, alla successiva posa della prima Pietra d’Inciampo dedicata a Ferruccio Sala che ha stupito molti per la ricca partecipazione delle scuole elementari con una straordinaria e bella produzione di lavori e riflessioni da parte dei bambini, più contenuta e scarna è stata invece la partecipazione delle scuole medie. Comunque un ottimo risultato sottolineato anche da alcuni articoli di giornali locali. Un momento di particolare emozione è stata l'iscrizione ad honorem alla notra sezione di Giorgio Consonni giovanissima staffetta partigiana , piccola cerimonia che ha avuto come padrino e madrina Laura Gnocchi e Gad Lerner. La sua testimonianza ha contribuito alla raccolta di dati per l’archivio del memoriale della Resistenza Italiana. Il lavoro dei giornalisti si è concretizzato poi nelle video interviste andate in onda sulla rai poco dopo il 25 aprile e nel libro “Noi Partigiani” e pandemia permettendo proseguirà per la costruzione del memoriale L’attività di tesseramento grazie ad un po’ di fortuna e alla buona organizzazione del lavoro, è stata conclusa in tempi brevi, permettendoci di avere 10 nuovi iscritti e raccogliere le risorse sufficienti per il 2020. Un segno anche questo che l’attenzione per i temi che l’associazione tratta e la sua presenza in paese sono seguiti. Non abbiamo ricevuto disdette ma mancato rinnovo per trasferimento di residenza.
Parlando degli iscritti non possiamo non ricordare che tra la fine del 2019 e i primi giorni del 2020 Cinzia, Nadia e Ugo ci hanno lasciato.
Non era scontata la celebrazione del 25 Aprile, anche se in forma simbolica solo con il sindaco e la nostra presidente, l’omaggio alle lapidi partigiane anche in questo caso non è passato inosservato. Da quanto abbiamo raccolto sulla pagina facebook. La celebrazione cittadina di commemorazione della deportazione di 14 Bovisiani del primo Novembre si è svolta con la presenza del sindaco e del nuovo presidente provinciale Fulvio Franchini con la partecipazione di una trentina di persone. Dati i limiti imposti dalla sicurezza sanitaria non era scontato realizzarla ed avere della partecipazione. Un ringraziamento va fatto a Umberto che ha guidato il canto finale di Bella Ciao .
Per il 2021 purtroppo ancora non siamo in grado di fare alcun progetto in quanto questa situazione sembra che perdurerà ancora diversi mesi. L’unico probabile appuntamento potrebbe essere l’incontro con le classi di 3 media per il giorno della memoria ma ancora non vi sono certezze. La posa della 2 a pietra d’inciampo intitolata ad Antonio Moi sterminato a Mauthausen dovrebbe avvenire probabilmente in primavera. Resta aperto il progetto del Giardino dei Giusti a cui partecipiamo attivamente assieme ad altre associazioni di Bovisio, il progetto fermato l’anno scorso a causa della pandemia riprenderà da dove si è interrotto. Tesseramento, una delle attività che permette di contarci e raccogliere il minimo per sopravvivere, non sappiamo ancora con che modalità e tempi si svolgerà, chiediamo a tutti di aiutarci in questo compito e fare una comunità più coesa “anche se a distanza di sicurezza” per permettere alla sezione di Bovisio Masciago di sopravvivere questo particolare momento.


1 Novembre 2020

MANIFESTAZIONE CITTADINA

76o anniversario dell'arresto dei partigiani di Bovisio Masciago

Resistenza e antifascismo un patrimonio da difendere, innovandolo.

Manifesto commemorativo dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago Foto commemorazione dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago Foto commemorazione dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago Foto commemorazione dell'arresto e deportazione dei partigiani di Bovisio Masciago

Vi ringraziamo di essere qui a ricordare il sacrificio di chi si è opposto alla dittatura, ad una occupazione militare, alla mancanza di libertà, alle leggi raziali, di essere qui per riflettere qualche minuto su cosa oggi queste lapidi ci rappresentano, quali cose questi sacrifici sono in grado oggi di comunicarci. Questo 2020 che va a concludersi resterà nella nostra memoria per molti anni come un fatto incredibile, fino ad un momento prima che avvenisse. L’Europa e il mondo intero costretti a scelte straordinarie, che in un certo tipo di linguaggio richiamano alla guerra che i nostri nonni hanno sofferto, in parecchie città è stato istituito il coprifuoco, certo non si spara ma queste parole spaventano per il tempo a cui si richiamano. Questa è la prima iniziativa pubblica che abbiamo la possibilità di organizzare e che assieme al 25 Aprile sono le più importanti per la nostra sezione, un modo di dire tutti insieme che guardiamo al passato, ma anche e soprattutto al futuro, con preoccupazione ed impegno.. Sicuramente la prima è, nessuno si salva da solo, allora come oggi, c’è bisogno del contributo di tutti, di uno sforzo collettivo che perfino anziani e bambini devono sopportare, che chiudersi in difesa verso gli altri non serve, quando i problemi sono mondiali anche le soluzioni, per faticose che possano essere, vanno cercate in un contesto di comunità mondiale, per poter trovare un’efficacia anche locale....
...La democrazia, è un luogo di molteplici opportunità, può apparire disorientante, può nascondere, molto più efficacemente di una dittatura, nuovi pericoli, più vaghi, più striscianti, più elusivi. Uno dei quali è proprio l’incapacità di saper riempire quello spazio che i partigiani ci hanno aperto con qualcosa che sia ancora dotato di senso. Un senso che, evidentemente, non può mai essere disgiunto dalla loro memoria, il cui esercizio, a volte, forse spesso faticoso, va di continuo allenato. Cosa che si può fare solo riempiendo la nostra libertà di consapevolezza, di cognizione del dolore e della gioia, capacità che penso abbiano avuto tutti i partigiani. Fare la Resistenza in fondo ha voluto dire proprio questo: resistere per vivere, tenere duro, andare contro, combattere, ribellarsi, riuscire a farcela. Vorremmo ricordare brevemente due donne scomparse poche settimane fa
Un pensiero di affetto e gratitudine per Luigia Mantica di Bovisio Masciago, che con tanta gentilezza alcuni anni fa, ci accolse nella sua casa e ci raccontò alcuni particolari di importanti vicende partigiane di Bovisio di cui lei giovane ragazza, era stata inconsapevole protagonista e testimone. La nostra presidente nazionale Carla Nespolo, prima donna e non partigiana a guida dell’associazione. Un ricordo attraverso le parole di Gianfranco Pagliarulo vicepresidente ANPI nazionale “Grinta e sorriso, Carla. Eri grinta e sorriso. E tutto ciò dimostrava in trasparenza, a ben vedere, una manifestazione di affetto verso di noi, verso le iscritte e gli iscritti all’Anpi, verso gli antifascisti, verso l’umanità. Un sentimento. Certo, il sentimento non può sostituire la ragione. Diventa sentimentalismo. Ma la ragione senza sentimento è cieca, alienata ed alienante, perché non coglie la totalità della realtà, in cui inesorabilmente una ragione separata e astratta diventa fredda e cinica e lunare perché, per capire la realtà, occorre indagare sul dolore. Ciao compagna Carla. Ciao partigiana. Ciao Presidente. Ciao grande donna. Tu sai bene quanto mi manchi, quanto ci manchi”.


2 Giugno 2020

FESTA DELLA REPUBBICA E DELLA COSTITUZIONE

La Repubblica della Costituzione

Rinascere dalla Repubblica e dalla Costituzione. Il 2 giugno 2020 racchiude questo impegno.

2 giugno 2020, posizionamento della nuova bandiera alle 7 lapidi 2 giugno 2020, manifesto

L'Italia ha uno strumento formidabile per il suo nuovo risorgimento: attuare pienamente i principi e le disposizioni della Carta costituzionale, conquistata col sacrificio delle partigiane, dei partigiani e di tutti coloro che liberarono il Paese.
La Costituzione disegna una terra dove finalmente libertà, giustizia sociale, diritti umani e diritti civili diventano vita quotidiana.
Abbiamo simbolicamente celebrato questa festa con un piccolo gesto, il cambio della vecchia bandiera ormai logora e strappata con una nuova.


25 APRILE 2020

25 aprile 2020

Manifestazione cittadina

Nonostante l’emergenza sanitaria, non è mancato il ricordo ai caduti partigiani di Bovisio Masciago. In rappresentanza di tutta la nostra comunità questa mattina, la nostra presidente e il signor sindaco si sono raccolti davanti alle lapidi dei caduti Partigiani e poi sul viale degli Eroi in memoria dei caduti nell’assurdità delle guerre e di chi con coraggio ed estremo sacrificio rifiutò la continuazione del progetto nazifascista.
75 anni fa la Liberazione fu celebrata con grandi balli e feste di piazza, erano finiti i combattimenti, le deportazioni, la paura, i bombardamenti, c’era un’Italia da rigenerare e ricostruire. Oggi celebriamo quella giornata restando isolati ma uniti idealmente, l’ANPI si è prodigata per proporre occasioni di condivisione attraverso i mezzi che la tecnologia ci offre. Nel rispetto delle disposizioni sanitarie per la prima volta in 75 anni non ci siamo ritrovati nelle piazze per ricordare i partigiani e i caduti per la liberazione, potrebbe sembrare una mancanza o puo diventare un’occasione per pensare cos’è la libertà, quanto è fragile questo valore, ricordando le parole di Calamandrei, “La libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare” più che mai attuali. Fortunatamente oggi siamo in cura, non in guerra, ma, rimaniamo vigili e pensiamo in quanti modi diversi potrebbe essere condizionata, da qui in avanti.

25 aprile 2020, foto cerimonia alle 7 lapidi 25 aprile 2020, foto cerimonia alle 7 lapidi 25 aprile 2020, foto cerimonia al viale degli eroi 25 aprile 2020, foto cerimonia al viale degli eroi foto Manifesto celebrativo

Riportiamo uno stralcio della sempre lucida e precisa osservazione di Carlo Smuraglia sulla memoria e sulla sua attualizzazione.
“Ma se la memoria deve essere prima di tutto, conoscenza e consapevolezza, il 25 aprile dobbiamo necessariamente guadarci attorno e pensare al futuro, che si profila pessimo, estremamente difficile, fortemente pericoloso. Avremo, quando saranno finiti gli effetti immediati del Corona virus, degli effetti economici e sociali di una gravità inaudita. E come sempre (l'esperienza degli anni 20 insegna) situazioni del genere sono molto pericolose per la stessa democrazia. "Festeggiare" il 25 aprile significa, dunque, oggi anche capire il presente e prepararci per l’avvenire. Toccherà ancora una volta ai più consapevoli (e speriamo siano la maggioranza del Paese) prendere in mano il destino proprio e quello della nazione, combattendo le disuguaglianze e la povertà, creando condizioni di lavoro e di vita improntate ad una profonda socialità; occorrerà un impegno fortissimo di chiunque ami la libertà e creda nella Costituzione, fare il possibile per liberarci non solo dai guai sanitari ma anche dai problemi economici e sociali che inevitabilmente colpiranno il Paese. Se siamo usciti da un dopoguerra difficilissimo, dopo il 25 aprile 1945, se abbiamo dato vita ad una Costituzione tra le più avanzate del mondo, sappiamo oggi che dovremo fare altrettanto anche questa volta, per consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti un Paese libero, uguale e solidale, contro ogni forma di odio, di fascismo e di razzismo. E ciò in nome di quel sogno di liberta per cui dettero la vita tante donne e tanti uomini nel periodo fascista e nella Resistenza. Sarà questa la nostra forza; e con questo spirito potremo intonare ancora una volta la nostra canzone più cara Bella Ciao, non per festeggiare una data guardando al passato, ma per affrontare con forza, decisione e impegno un futuro di pace, di democrazia, di libertà”. Carlo Smuraglia
Partigiano, Presidente onorario ANPI Nazionale


8 Marzo 2020

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE 2020

"L'esempio che viene dalla crisi sanitaria"

Nel pieno della crisi sanitaria covid-19, l’8 marzo trova un suo volto emblematico in quello delle infermiere con il viso segnato dai lividi della mascherina e dalla stanchezza a causa dei turni straordinari a cui l'emergenza le costringe.

Manifesto di sezione foto infermiera sfinita dal turno

Il coraggio e la dedizione che fu delle donne della resistenza viene rinnovato dalle infermiere, dottoresse e ricercatrici, impegnate nella lotta contro il coronavirus; assieme con tutte le altre donne, italiane e straniere che sono impegnate nei lavori di cura degli altri, con contratti di lavoro regolari e no, esposte maggiormente ai rischi del contagio e/o alla perdita del posto di lavoro senza possibilità di tutela. Le donne impegnate nei servizi essenziali, nel commercio, presso i negozi che restano aperti, tutte testimoni del senso forte della solidarietà e dell’unità tra le persone, valori che sono i fondamenti della nostra Repubblica e della nostra convivenza civile


27 Gennaio 2020

GIORNATA DELLA MEMORIA

Posa della prima Pietra d'Inciampo in Memoria di Ferruccio Sala
Manifesto dell'evento foto manifesto poesia proposta dalle classi quinte foto manifesto riflessione proposta dalle classi seconde foto pietre dei valori proposta dalle scuole elementari foto interventi degli alunni delle scuole elementari foto interventi degli alunni delle scuole elementari foto interventi degli alunni delle scuole elementari foto interventi degli alunni delle scuole elementari foto interventi degli alunni delle scuole elementari foto interventi degli alunni delle scuole elementari foto interventi degli alunni delle scuole elementari foto interventi degli alunni delle scuole elementari foto interventi degli alunni delle scuole elementari

Una cerimonia partecipata e sentita per la posa la prima Pietra d'Inciampo, ricca di proposte e suggestioni dei ragazzi delle nostre scuole. L'emozione ha preso i sentimenti di tutti e in particolare dei nipoti e familiari di Ferruccio Sala. Piazza Biraghi si è riempita di voci che ci porteranno al futuro ma con profonde radici nella memoria della storia; venute a rendere omaggio ad un uomo che potrebbe essere loro bisnonno se ne avesse avuto la possibilità. Il patrimonio di speranze lasciato da Ferruccio Sala e da chi come lui si oppose alla barbarie nazifascista ha trovato nuovi eredi a cui auguriamo di saper fare tesoro della fatica dei dolori e delle tragedie del passato, per non ripeterli, continuando sulla strada di pace e fratellanza tracciata nella nostra Costituzione.

23 Gennaio 2020

LA STRADA DEI GIUSTI

Ricordiamo i 75 anni dalla liberazione di Auschwitz attraverso le parole di chi lì è stata rinchiusa per lo sterminio.

La senatrice a vita Liliana Segre nel suo recente monito avverte:
“Le parole d’odio sono l’anticamera della fine della democrazia. L’imbarbarimento del linguaggio è arrivato a livelli intollerabili”. E ancora: “Ho paura di perdere la democrazia, perché io so cos’è la non democrazia. La democrazia si perde pian piano, nell’indifferenza generale, perché fa comodo non schierarsi, c’è chi grida più forte e tutti dicono: ci pensa lui”.

foto Manifesto celebrativo 2020 manifesto dei deportati di Bovisio Masciago foto Carabinieri Giusti tra le Nazioni foto Introduzione a cura di ANPI boviiso M;asciago foto Introduzione a cura di ANPI boviiso M;asciago foto Introduzione a cura di ANPI boviiso M;asciago

Come non pensare, alle parole che anche oggi, in questo inizio di secolo, improvvisamente diventano sospette? Solidarietà, per esempio o fratellanza. Come non riflettere sulla mancata corrispondenza tra significante e significato quando abbiamo a che fare con una retorica discriminatoria che definisce “nemici” persone inermi e senza patria? Se il razzismo e la xenofobia diventano accettabili, se il termine buonista è considerato un insulto e se si ritiene che i diritti umani non debbano più essere garantiti per tutti, allora significa che è in atto uno scivolamento pericoloso. Sul piano del linguaggio e non solo.
C'è oggi più che mai la necessità di opporsi a questa deriva pericolosa nel nostro Paese e in Europa, che, vedono il rialzarsi di formazioni che, “richiamandosi o meno esplicitamente al fascismo e al nazismo, di questi regimi dittatoriali e liberticidi esprimono con virulenza i disvalori, seminando a piene mani odio e razzismo”.
Ricordiamo, attraverso l’esemplare figura di Enrico Sibona Maresciallo dei Carabinieri di Maccagno, riconosciuto assieme ad altri tre compagni d’arma giusto tra le nazioni; gli uomini e le donne che si sono prodigati per un mondo migliore disubbidendo agli imperativi disumani del regime anche mettendo a rischio la loro esistenza e le loro famiglie, la Shoah, e l'orrendo genocidio, i giovani e meno giovani, che dopo la catastrofe dell'8 settembre del 1943, di fronte all'ignavia della monarchia, tennero alta la bandiera dell'onore, della parola data, del giuramento fatto e scelsero la via più difficile, quella della feroce prigionia nei lager nazisti che costò la vita a molti, i soldati caduti nella difesa dall'attacco nazifascista, primo segno della Resistenza, i martiri della Resistenza italiana.
Anche Bovisio Masciago ha pagato un doloroso tributo di sangue e sofferenza, sono 7 i militari bovisiani e 6 i partigiani sterminati nei lager nazisti. Invitiamo tutti a partecipare alla posa della prima pietra d’inciampo in loro memoria lunedì 27, nel cortile del nostro comune.